Benvenuti nell’Istituto “Suore Concezioniste”
L’istituto, prima scuola femminile della città, è stato fondato dal Venerabile Francesco Antonio Marcucci il 6 marzo 1745 per la formazione integrale della donna, a cui propone come modello Maria Ss.ma; oggi è aperto a tutti gli alunni.
L’edificio settecentesco, ideato per l’attività scolastica, è stato messo a norma secondo i moderni criteri della sicurezza e dell’abbattimento delle barriere architettoniche.
Esso dispone di accoglienti aule scolastiche, sala audiovisiva, laboratorio informatico, biblioteca, palestra, teatro polifunzionale, due refettori, sale accoglienza, cappella, chiesa e ampio cortile interno.
Il nostro carisma è essere testimonianza continua e concreta di Maria Immacolata, via e modello di santificazione, impegnandoci a divenire una sua viva immagine.
La vocazione di Pia Operaia ci situa nel cuore della Chiesa e ci pone interamente al servizio della sua missione. Fedeli agli impegni che il Fondatore ci ha trasmesso siamo evangelizzatrici dei bambini, dei giovani e delle loro famiglie, attraverso l’opera educativa cattolica che svolgiamo nella scuola, nella catechesi e in varie realtà sociali. Un’attenzione particolare la rivolgiamo alla donna del nostro tempo. Fedeli al desiderio del Fondatore, noi coltiviamo l’amore allo studio e alla cultura come mezzo per un apostolato efficace.
Docili alla voce dello Spirito, vogliamo vivere, attraverso la professione dei consigli evangelici e la vita comunitaria, una spiritualità mariana fondata sull’affidamento a Maria Immacolata, Madre, Avvocata, discepola di Cristo e sorella nella fede, imitando le sue virtù.
In obbedienza al desiderio del Fondatore coltiviamo uno spirito di famiglia e di fraternità; da Lui accogliamo l’esortazione a vivere la “puntuale e pronta obbedienza”, la serenità e la gioia nel servizio di Dio, l’umiltà, la semplicità e l’amore per tutte le creature[2] con uno “spirito giocondo ed allegro”, nel fare “l’orazione con gaudio, il servizio di Dio con allegrezza e tutti gli impegni con lieto coraggio”